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Nella tragedia per Boldrini è più importante mettere i puntini sulle “i”

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A poche ore dall’atroce attentato terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa e che ha provocato la morte di una dozzina di persone nella redazione di un giornale satirico, Boldrini se n’è uscita con quella che appare nient’altro che inutile retorica.
Quello che dice Boldrini è di una scontatezza preoccupante: a seguito delle stantie parole di rito delle istituzioni, ha aggiunto qualcosa che doveva evitarsi. Anche Grasso, nelle sue parole di rito, si stringe in un abbraccio ideale al popolo francese, con non poca superbia. Il presidente del Senato, piddino e politicante già dai tempi in cui esercitava la professione di magistrato che dovrebbe essere lo specchio dell’imparzialità, appare, in quanto membro del partito di governo che non attua i respingimenti necessari dei barconi, null’altro che un corresponsabile della medesima politica dei barconi. Ritornando alla presidente della Camera dei deputati, ella ha prontamente affermato: “è importante che, pur di fronte a una strage di queste proporzioni, teniamo sempre ferma la distinzione tra i terroristi assassini che sporcano il nome dell’Islam e la grandissima maggioranza di musulmani che professa in modo pacifico la propria religione, in Francia come in Italia come in tutta Europa”. 

In un momento in cui l’Europa dovrebbe stringersi attorno al popolo di Francia e, salvo le condoglianze di rito, manifestare solidarietà in un silenzio di almeno qualche ora, che sulla vicenda anche questa testata ha nel suo piccolo rispettato, Boldrini si preoccupa delle reazioni rabbiose, di quelle probabili scorrettezze di linguaggio, di epiteti e affermazioni che nei bar e tra gli amici partono indirizzandosi contro l’Islam. Per Boldini è stato più importante, prendiamo atto, preoccuparsi di non infangare il buon nome degli islamici, in un momento di costernazione e preoccupazione dell’Europa, piuttosto che comportarsi da… europea. Nella sua scala di valori, pare, la solidarietà nei confronti di una minoranza che potrebbe subire discriminazioni dettate dalle contingenze, è più importante delle contingenze stesse, ovvero di affrontare l’islam fondamentalista e radicale a muso duro, andando a ravvisare responsabilità e mettendo da parte quel politically correct che, almeno sulle prime, nessuno salvo lei si è preoccupato di difendere. E’ chiaro come appaia intollerabile una retorica radical chic espressa su una vicenda che così tanto ha scosso i cuori di chi si sente Europeo, ma europeo per davvero, e non cittadino dell’Unione europea. Boldrini vada a bacchettare i suoi figli, perché alcuni italiani sono stufi e, oggi, ce l’hanno con l’Islam radicale, e se si omette la parola radicale, chi se ne fotte: il momento dei distinguo non è ancora arrivato.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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