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Quella chimera del 40%

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Dopo la bocciatura della legge elettorale da parte della Consulta le forze politiche in Parlamento sono, come al solito, in grande fibrillazione. 

Secondo il Movimento astensionista politico italiano il principale obbiettivo delle maestranze politiche in parlamento sembra essere quasi esclusivamente il raggiungimento della fatidica soglia del 40%, che permetterebbe loro quel ‘premio di maggioranza’ tanto ambito per garantire la governabilità di questo Paese.  Da Renzi a Berlusconi, da Grillo a Salvini…  Il loro pare essere un vero e proprio assillo.

 

Gli ultimi sondaggi politici, pubblicati in questi ultimi giorni, danno in netta flessione sia il PD sia il M5S, complici i fatti attuali che stanno scuotendo e demolendo dall’interno entrambi questi due partiti.

Osservando la restante distribuzione emersa dai sondaggi, i punti persi da questi primi due li ritroviamo, in percentuale più o meno proporzionata alla rispettiva grandezza originaria, in tutti gli altri che seguono.

Cosa significa? Che gli elettori che non si sentono più rappresentati dai partiti originari di militanza corrono immediatamente nelle braccia di qualcun altro? Tutti pervasi dalla frenesia di tifare immediatamente per un’altra squadra per non restare fuori dallo stadio o dal campionato? Come se nessuno di essi mai utilizzasse lo stand-by politico ed elettorale?

Ai cervelloni dei sondaggi e ai tanti politicanti di vecchia e nuova professione estremamente ferrati su questi accostamenti ludo-politici, gli astensionisti vorrebbero pacatamente replicare: “ma allora, se così fosse, da dove escono quei 25 e passa milioni di elettori che spesso e volentieri si astengono nelle elezioni politico-amministrative? Possibile che le giornate in cui si vota siano funestate da generalizzate indisposizioni e pandemie?”

Il trucco per mezzo del quale “tutti” i partiti continuano imperterriti ad imbrogliare l’elettorato, e quindi l’intero popolo e che è alla base dell’ignobile disfatta italiana, è il mega-imbroglio numerico ai danni della “reale” rappresentatività politica (dal cui calcolo vengono preventivamente e sistematicamente escluse le compagini astensioniste) e dal quale originano, inevitabilmente, il caos istituzionale e le ingovernabilità che vedono gli italiani perennemente vittime.

Un Parlamento che fosse ‘almeno in qualche forma o occasione di esercizio’ lo specchio reale ed effettivo della rappresentanza politica popolare -ovvero la fotografia fedele dell’espressione politica sovrana dell’elettorato-, non solo porterebbe al risparmio di una valanga di risorse oggi come ieri famelicamente trafugate in mille modi da “delegati” affossatori del bene comune, ma ciò si ripercuoterebbe positivamente anche nella selezione di una classe politica più adeguata che, di certo, non si blinderebbe come invece fa ora nel più grande hotel a cinque stelle europeo, vale a dire quello delle élites politico-parlamentari italiane.

Cari impostori del bene comune o ladri di sovranità -come meglio preferite-, anche se dai vostri cilindri riuscirete immancabilmente a far uscire la quadra per una ennesima legge elettorale truffaldina e taroccata, sappiate che il 40% riferito al popolo sovrano autentico, quello che nella realtà vera davvero conta, sarà per voi una chimera che avvisterete solo con la fantasia. O, peggio, quando fuggirete, con i binocoli…    

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Di Redazione Elzeviro.eu

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