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Asfalto e catrame al posto del tradizionale pavé. Anche se governano i 5 Stelle

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TORINO – Il capoluogo subalpino è solcato tradizionalmente dal caratteristico tram, arancione oppure verdino, per chi ha la memoria più lunga. L’antico mezzo di trasporto, però, vive un periodo duro. A gestirlo nel Settecento ce la facevano: oggi, a quanto pare, no. Quindi via alle colate di asfalto. Dopo via Bellini con i sampietrini, via Cernaia e piazza Diciotto dicembre con il pavé, si seguita oggi su via Pietro Micca, dove centinaia di larghe lose di pietra vegono rimosse per far spazio al nero e cocente catrame, il pastone degli incapaci. Dopo le giunte Ds e Pd, anche quella Cinque Stelle continua in questa negletta pratica: da mettersi le mani nei capelli. Senza essere fini urbanisti, infatti, viene oltremodo turbato il senso estetico di una via maestosa e bella; per chi scrive la più bella della città, e che porta il nome di uno dei più grandi patrioti (ancorché pre-unitario).

Che la fresca giunta guidata da Chiara Appendino abbia intenzione di curarsi molto delle periferie, come da programma, è un fatto meritorio. Quando però gli scempi si concretizzano in colate di cemento che investono il centro del centro-città, si fanno strada i dubbi ed i malumori, anche tra quegli elettori che l’hanno scelta convintamente. Proprio a cagione della agognata rinnovazione del tessuto stradale promesso dai 5 Stelle , infatti, molti hanno tracciato la fatidica croce sulle stelle del movimento del 4 ottobre. Eppure, qualche malizioso potrebbe pensare che si tratti di una punizione: è infatti il Centro uno dei due quartieri facente parte dell’unica circoscrizione (la 1: Centro-Crocetta) dove ha prevalso Piero Fassino al ballottaggio. Proprio il Centro viene deturpato con l’ennesima colata di cemento. Si era già tentato di abolire, circa un lustro fa, la linea 13 che collega la zona san Donato alla Gran Madre, e per un certo periodo il tram (forse il più rappresentativo della città) era stato sostituito da un pullman. Questo prima delle proteste dei cittadini che riuscirono a ripristinare il trasporto su rotaia.

La ragione (scusa), per levare il pavé in via Cernaia dalle corsie centrali riservate al mezzo pubblico e buttare una colata di cemento è stata, pochi anni fa, quella per la quale le sospensioni dei mezzi gommati ne risentivano troppo ed economicamente era più conveniente asfaltare tutto piuttosto che ripararle quando si guastavano. In piazza XVII Dicembre il pavé è stato divelto molto prima, con i lavori per quella strana ed assurda rotonda (per nulla rotonda, ma più a forma di goccia), dove non si capisce chi abbia la precedenza a causa delle segnaletiche contraddittorie. Lì il pavé è un ricordo che precede le olimpiadi del 2006, e che affondava le radici nei secoli passati. Resta solo da asfaltare, restando sulla direttiva più del traffico cittadino, via Po, per fare arrivare il cemento fino in bocca al fiume Po. In effetti il Gruppo Torinese Trasporti, che si lamenta della facile deteriorabilità delle lose di pietra, che creano dislivelli, ha intenzione di cementificare l’angolo tra piazza Castello (!) e via Po: i lavori si effettueranno in Agosto, come accadde in via Cernaia qualche anno fa, allorquando al ritorno delle vacanze i cittadini trovarono la colata di asfalto dalla vecchia Porta Susa fino a piazza Solferino. In realtà sulla rete centrale sarebbe d’uopo che girassero solo tram e non quei mostruosi bus autoarticolati, come la linea 72, che sono troppo pesanti per una pavimentazione storica quale dovrebbe essere, e perdurare, quella delle vie centrali.

In piazza Vittorio Veneto hanno già pensato (sic), ad asfaltare il centro della carreggiata, ma qui la situazione è più tollerabile considerando il fatto che la piazza è stata pedonalizzata da ormai dieci anni. Anche se dal giovedì sera la gente pare ancora fregarsene, producendosi nel più originale parcheggio selvaggio: per piazza Vittorio, come per San Salvario, centro della movida, si invoca un po’ di inflessibilità da parte dei Vigili. Comportamento che non è mai stato praticato dalla precedente giunta, nonostante l’assessorato ad hoc per la Polizia municipale.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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