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Abbatto i muri: una pagina Facebook serva del potere

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Se sei un fascista, razzista, omofobo o sessista qui non sei il benvenuto!“.

Queste le parole di accoglienza e amore visibili sulla pagina Facebook dal nome “Abbatto i muri”. Abbattere i muri quindi, tranne per chi non la pensa come il gestore della pagina. La pagina nasce il 28 novembre del 2012 e conta ad oggi ben 142.883 followers, una gran bella cifra. L’idea dietro “Abbatto i muri” è di una persona autodefinitasi “femminista”, come scritto nel suo blog, ma di cui non conosciamo nome e identità.

L’autrice dunque guerreggia virtualmente nell’anonimato, un femminismo strano, visto che quelle che dovrebbero essere le sue precorritrici sono finite in galera o hanno perso la vita mettendo faccia e nome per le donne. L’attività social dell’anonima è frenetica e martellante. I contenuti sono sempre gli stessi, ripetuti in maniera ossessiva: difesa degli omosessuali, dei transgender, degli immigrati, lotta contro la figura della donna-madre e contro il fascismo. Il delirante mondo onirico prospettato dall’anonima autrice è dunque senza frontiere nazionali, senza nuclei famigliari, abitato da persone con identità sessuali poco definite e variabili a seconda dell’umore.

In questo “mondo incantato” le persone non in accordo non sono le benvenute. Per loro si prospetta una tollerante fucilazione seguita da una democratica esposizione del cadavere a testa in giù davanti a folla festante. Scene già viste al grido di “libertà libertà”. Questa follia rimarrebbe tale e incompiuta nella mente dell’anonima, se non fosse che una simile visione del mondo è manna dal cielo per il capitalismo finanziario occidentale.

Abbattimento delle frontiere e immigrazione di manodopera a basso costo è il sogno di qualsiasi multinazionale. L’uomo e la donna costretti a lavorare per vivere e impossibilitati a mettere su famiglia per mancanza di tempo e soldi sono figure ricercatissime in tutte le grandi aziende del mondo. Queste non aspettano altro di erogare stipendi in voucher, far firmare contratti a tempo determinatissimo e senza tutele, pronte a licenziare donne in gravidanza. Individui che cambiano il proprio orientamento sessuale a seconda del proprio umore quotidiano sono perfetti per una società assolutamente edonoista ed egoista. Il massimo piacere personale nel minor tempo possibile. Anche nel campo sentimentale non c’è tempo per contratti “a tempo indeterminato”.

L’anonima autrice e i suoi centinaia di migliaia di followers hanno dunque la stessa visione del mondo degli amministratori delegati di Nike, Adidas, Google, Ikea, CocaCola, McDonald, Goldman Sachs, BlackRock e JpMorgan. Anna Kuliscioff e Rosa Luxemburg si staranno rivoltando nella tomba. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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