“Stiamo perdendo l’orgoglio e l’identità nazionale.”
L’ex allenatore della nazionale italiana di calcio e dell’AC Milan, ma anche di Parma, Fiorentina, Atletico Madrid, è un simbolo del calcio italiano. Già manager presso diverse e prestigiose società, come anche il Real Madrid, non le manda certo a dire e ieri sera ha denunciato la situazione rovinosa del calcio italiano, con riferimento ai settori giovanili.
Secondo l’opinione di Sacchi vi sarebbero troppi stranieri nei vivai italiani: ”La mia storia di allenatore dimostra, a partire dai tempi di Rijkaard, che non sono certo un razzista, ma a guardare il torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera”.
Sicuramente la situazione rappresentativa nei vivai non è fedele alla realtà numerica dei giovani in circolazione. Provoca un vero sdegno che Sacchi, per poter esprimere queste dichiarazioni intellettualmente oneste e sotto la luce del sole, debba ribadire per ben due volte in un breve discorso di non essere razzista: è una precisazione insistita e non richiesta, ma Sacchi, persona intelligente, evidentemente conosce il mondo del giornalismo bene quanto quello del calcio.
Ha infine pertanto chiosato, a seguito di critiche istantane e buoniste: ”Non sono razzista, sono stato travisato, ho solo detto che ci sono troppo stranieri nei settori giovanili; volevo solo sottolineare che stiamo perdendo l’orgoglio e l’identità nazionale.”