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En plein Italia!

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Arriviamo al secondo turno delle coppe europee con tutte e cinque le nostre squadre, successo quasi storico che ci consente di avvicinarci ancora di più al terzo posto della graduatoria Uefa.

 

Forse l’Europa League, almeno a livello di trentaduesimi, non rappresentava un ostacolo insormontabile per le nostre squadre, infatti se guardiamo ad esempio le squadre che il Napoli ha dovuto affrontare, nessuna di queste potrebbe arrivare a metà classifica nel nostro campionato e forse nemmeno. Va comunque lodato l’impegno, le peraltro poche lacrime e il sudore che le nostre hanno profuso e che ci ha permesso di continuare la navigazione in Europa con il vento in poppa.

Il Napoli rifila l’ennesima cinquina sul tavolo della tombola prenatalizia del San Paolo. Il Club Brugge è una squadra che da noi farebbe fatica a salvarsi ma che il Napoli ha evitato di snobbare e con le doppiette di Callejon e del ritrovato Mertens più una chicca di Hamsik ha chiuso il suo girone con numeri da urlo: punteggio pieno, 22 goal fatti e…3 subiti. Forse prima di lodare troppo gli azzurri occorrerà aspettare gli impegni un po’ più…impegnativi dei sedicesimi perché così è stato un po’ come vincere contro il Borgorosso Football Club.

Passa come prima anche la Lazio in quella che si prospettava come un’amichevole tre le prime due del girone. Una partita che finisce 1-1 e che continua a rispecchiare in casa biancoceleste la situazione attuale. La squadra continua a mostrare abissali limiti sia in attacco dove Djordjevic sarà anche stato capocannoniere del campionato di serie B francese, ma a livello del nostro continua a dimostrare di non essere un granché, sia a livello di centrali difensivi che, per il livello tecnico che continuano a dimostrare, potrebbero anche non presentarsi in campo. Sulla tre quarti poi continua l’imbarazzante latitanza di Felipe Anderson che sembra sempre di più la mesta riedizione della meteora Zarate mentre a centrocampo si continua a sopravvalutare Cataldi che conferma con l’ennesima prestazione sotto tono di non essere assolutamente pronto a calcare i campi non solo della massima serie nazionale ma nemmeno quelli assai meno virtuosi e luccicanti dell’Europa League. Forse un paio di annetti in una squadra di serie B avrebbero fatto bene al ragazzo e ne avrebbero permesso un miglior sviluppo sia tecnico che a livello di personalità ma così si è deciso a Formello e così si continua ad insistere andando a fondo con la leggerezza dell’irresponsabilità.

Bene Matri che in Europa sembra trovare quella continuità che in campionato fa fatica a trovare anche per gli spazi risicati che mister Pioli, non si sa bene perché, continua a regalargli in campionato. Male…anzi malissimo Berisha che, a nostro giudizio, con tutto il rispetto per il ragazzo, sicuramente serio e dedito al suo lavoro, è dotato di una tecnica ma soprattutto di una continuità di prestazioni molto più adatte al campionato albanese che non a quello nostrano. Guerrieri, fulgido manufatto del settore giovanile della Lazio continua a restare al palo non visto da Pioli che, tra i tanti difetti che continua a mostrare, ha sicuramente quello di non avere l’umiltà di cambiare le sue opinioni personali, vedi anche il caso Morrison sgretolato e annichilito tra una comparsa di dieci minuti e un’altra di un quarto d’ora.

La Fiorentina vince con il minimo sindacale contro la non certo trascendentale formazione del Belenenses ma è l’unica italiana a dover affrontare i prossimi sedicesimi non da testa di serie con tutti i rischi del caso, un po’ come la Roma e la Juve in Champion’s. I Viola devono ringraziare Babacar autore dell’unica rete a metà della ripresa. Per il resto un molto stucchevole tiki taka contro una squadra che, a esito del girone già acquisito, avrebbe dovuto essere sotterrata di reti. Lunedì si tremerà un po’ soprattutto in casa viola per gli spauracchi Manchester United, Liverpool e Bayer, mentre per le altre due saranno un po’ da temere un Borussia Dortmund già lontano parente di quello appena passato, un Siviglia già ucciso dalla Juve e forse il Valencia…per il resto ancora normale amministrazione.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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