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Roma sconfitta a testa alta

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La Roma fa una grande partita contro i madrileni ma viene castigata da Ronaldo e Jesè. A meno di un miracolo nella gara di ritorno i giochi sembrano fatti.

 

Il calcio a volte sa essere crudele e spietato e infatti succede, come ieri sera, che fai la migliore partita dell’anno ma vieni punito quando meno te lo aspetti anche se caschi ad opera di una delle tre squadre più forti del mondo. La Roma formato Spalletti sembra rispetto a quella di Garcia avere un altro ritmo ma soprattutto un’altra convinzione nei suoi mezzi. Il problema è che di fronte ad un Real Madrid puoi essere forte quanto vuoi ma nove volte su dieci non è sufficiente per affermarsi contro chi è ai massimi livelli da almeno sessant’anni. Alla Roma se mai manca ancora il Cristiano Ronaldo della situazione perché Dzeko, con tutto il rispetto, è un giocatore bravo ma non un fuoriclasse così come Salah ed El Shaarawy veloci e micidiali se lanciati in contropiede ma spesso inconcludenti e poco incisivi sotto porta.

La Roma comunque parte bene contro un Real stranamente lento e un po’ macchinoso. Le danze dell’Olimpico (55.000 spettatori c.a) si aprono al minuto 17 con El Shaarawy che, servito da Perotti in veste di falso nove, manda fuori non di molto. Il primo vero acuto della partita è però opera di Marcelo che con un gran tiro al volo con tanto di effetto manda il pallone di un pelo fuori dalla porta difesa dal portiere giallorosso. Poco dopo è la volta sempre di Al Shaarawy che, involatosi su imbeccata di Vainqueur, costringe Varane ad una chiusura miracolosa.

Nel secondo tempo, dopo alcuni minuti, è Carvajal a provare il tiro verso la porta avversaria. Al minuto 11 è di nuovo uno scatenato Al Shaarawy a lanciarsi in un contropiede fulmineo ma il neo acquisto romanista viene fermato da un’uscita a precipizio di Navas che ha lasciato qualche dubbio su un possibile rigore. Ma è al minuto 57 che la partita si sblocca con un’invenzione di Ronaldo che, dopo essersi bevuto Florenzi, prende la mira e fa partire un destro micidiale a giro che, grazie anche alla fortuita deviazione dello stesso giallorosso sorprende Szczesny. La Roma non ci sta e reagisce con orgoglio prima con Salah che, liberatosi in area, fa partire un sinistro troppo moscio che non può impensierire l’estremo madridista e poi con Vanqueur che da fuori area indirizza un tiro potente che manda il pallone un paio di centimetri oltre il palo.

Poco dopo è di nuovo Ronaldo a sfiorare di testa il palo alla sinistra di Szczesny. Al 34° Dzeko, entrato in area, di sinistro manda il pallone a sbattere contro l’esterno della rete dando per un attimo l’illusione del goal. Al 35° Florenzi viene steso in piena area di rigore da Carvajal che gli tocca o…meglio gli falcia il piede di appoggio mengtre è davanti al portiere avversario. Sarebbe calcio di rigore netto e solare ma l’arbitro fa finta di niente. Purtroppo per la Roma…arriva anche la classica beffa dopo il danno perché qualche minuto dopo Jesè, involatosi in contropiede sulla destra, fa partire un tiro angolatissimo che passa tra le braccia dell’estremo giallorosso e il palo chiudendo la partita sul definitivo 0-2. La Roma ora, a meno di clamorosi e improbabili miracoli al Santiago Bernabeu, sembra fuori dalla coppa e potrà quindi concentrarsi nei prossimi mesi sul solo campionato e sul fatidico terzo posto ultimo obbiettivo stagionale il che, rispetto per altro alla sola Fiorentina impegnata in Europa League, potrebbe essere un bel vantaggio.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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