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Juve sul velluto

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La Juve chiude senza grandi difficoltà la pratica con la Dinamo Zagabria con le reti di Higuain e Rugani e chiude prima nel girone.

Vittoria doveva essere e così è stato, la Juve ha impiegato un tempo per prendere le misure agli spavaldi croati ma poi dall’alto del suo maggiore peso tecnico-tattico si porta a casa la partita e il primato nel girone.  Gli ospiti comunque hanno resistito un tempo chiudendosi bene e cercando di ripartire con ordine.

Ma già dai primi minuti hanno incominciato a fioccare le occasioni per i padroni di casa che aprono le danze con un bel colpo di testa di Pjanic poi con un destro di Higuain alla caccia del goal che impegna l’estremo croato Livakovic e infine con un diagonale di Mandzukic. Di fronte una compagine poco disposta a fare da sparring partner ai bianconeri che ha giocato con ordine e disciplina le uniche armi che poteva mettere sul piatto di fronte alla superiorità indiscutibile della Juve.

Il punteggio, come era prevedibile subisce le naturali modifiche nel secondo tempo prima al minuto 52 quando Higuain viene liberato al tiro da Lemina, l’argentino non ci pensa su due volte e girandosi lascia partre un destro che va all’angolino dove non può arrivare il portiere avversario. Qualche minuto dopo arriva anche il tiro di Pjanic che non trova però uguale e degna conclusione. La svolta definitiva della partita arriva al minuto 73 quando Rugani svetta in area su tutti e insacca un pallone arrivato dal corner battuto dalla destra, per il bianconero la seconda conclusione simile nell’arco di pochi giorni.

Al 79° Allegri decide di mandare in campo Dybala per una sana sgambata giusto per fargli riassaporare il ritmo partita e le zolle dello Juventus Stadium. Dodici-tredici minuti giocati come se niente fosse con quattro occasioni da rete che solo per sfortuna non sono andate nel verso giusto ma che la dicono lunga sulla condizione fisica apprezzabile dell’argentino al ritorno dopo lo stop dovuto al recente guaio fisico. Quindi notizie buone e incoraggianti per Max Allegri che ora dovrà solo incrociare le dita aspettando che l’urna di Nyon sia favorevole e benigna per la prosecuzione del cammino verso la finale di Cardiff.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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