Interessante la copertina dell’Economist dove si vedono gli omini dell’Entità Europoide pronti a fare a pezzi i giganti dell’High Tech USA e segnatamente si vedono i simboli di Google, Apple, Amazon e Facebook. Tutto questo, è dato immaginare, in ossequio alle regole della “libera concorrenza” e “antimonopolistiche”.
Mentre lo stato USA finanzia le società della Silicon Valley in tutti i modi (spin off, tassazione agevolata, contributi) in Europa non può nascere niente in ossequio al delirio del rigore fiscale che vorrebbe portare il rapporto debito/pil al 60% (per farci cosa non è chiarissimo, chissà, forse per fare concorrenza al Botswana) con il risultato finale di averci ridotto da zona più ricca e più istruita del mondo a zona in competizione con il Secondo Mondo per la produzione di beni e servizi a basso contenuto innovativo puntando tutto sulla riduzione dei costi.
Questa è la dimostrazione plastica della stupidità della Merkel. Non solo feroce come una Gorgone (chiedere ai greci delucidazioni in materia) ma anche profondamente ignorante sulle dinamiche economiche. Per fortuna che entrambi i più grandi teorici dell’importanza dell’innovazione in economia parlavano crucco ed erano crucconi fino al midollo: Karl Marx e Joseph Alois Schumpeter.
Nemo profeta in patria. Appunto.
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