Anzitutto: con lo Scacchiere (le Finanze) copre l’80 per cento dei salari, fino a 2500 sterline mensili, di tutto il personale dipendente di tutte le aziende impossibilitate a funzionare; ai lavoratori autonomi, garantisce un introito equivalente alla retribuzione per malattia – a carico dello Universal Credit, l’ente che fornisce le provvidenze, dagli assegni per i figli ai sussidi di disoccupazione, integrazione sociale del reddito.
Nella patria del liberismo, sembra incredibile. Ma, come dice Evans-Pritchard del Telegraph:
Lo stato britannico può ben permettersi di spendere tutto il necessario per coprire le perdite di salario, per tenere a galla le imprese, e sostenere l’economia durante la crisi Coronavirus. Non vi è alcun vincolo di debito, che tenga. Né esiste un’alternativa coerente.
E’ un’azione esecutiva da economia di guerra quella che Londra ha deciso. Serve a prevenire la distruzione complessiva della sua base economica. Permette di evitare che si prolunghi troppo il crollo, o peggio ancora sbocchi in una depressione deflazionistica irreversibile – quella in cui l’Italia era precipiata anche prima dell’epidemia.
senza cavillare sui costi, come fa Gualtieri in ascolto agli ordini di Berlino. Il nostro governo ha abbandonato la popolazione a se stessa; essa sta consumando i suoi risparmi, per poi consegnarla nuda e indifesa alla Troika.
Naturalmente, l’Inghilterra può fare ciò che fa perché ha una banca centrale di emissione, la propria moneta, ma anche un senso della patria che diventa solidarietà.
Stavolta, la Gran Bretagna non ripete gli errori che fece (come tutti gli altri stati europei), dopo la crisi Lehman, di adottare la strategia dell’austerità: investimenti pubblici ridotti all’osso (benché ci si potesse prendere a prestito a tassi reali negativi), che ha prodotto il risultato di abbassare il tasso di crescita economica futura per un decennio.
dell’ “austerità che fa crescere”, che governa i nostri “europeisti” da Monti in poi.
“E’ la cosa più vicina alla stregoneria nel moderno dibattito economico”, dice Evans Pritchard: “il risultato è stato un debito pubblico più elevato in rapporto al Pil – un Pil inferiore di quello che sarebbe stato altrimenti”.
Ricorda qualcosa a noi?
Stavolta sarebbe anche peggio, perché “L’arresto improvviso” rischia di spingere migliaia di aziende sane, vitali e preziose, nel precipizio e danneggiare proprio il sistema di libero mercato. Perché in questo caso non vale lasciare che agisca il supposto processo naturale del liberismo, la distruzione creatrice che elimina i rami secchi, per poi lanciarsi nella ripresa.
che avranno preservato la loro base industriale con politiche più previdenti, che ci porteranno via i nostri mercati di esportazione mentre noi si languirà nella depressione, con milioni di disoccupati.
Questo non è uno shock degli approvvigionamenti che svanisce il terzo trimestre.
dice Evans Pritchard.
I redditi si sono bloccati dall’oggi al domani. Le aziende non possono cavarsela da sole. Qui non si applica la selezione naturale, la distruzione creativa alla Schumpeter – né tanto meno la fobia liberista di aumentare il debito pubblico.
Alla fine dei 3-4 mesi di salari di Stato a tutti i cittadini, sarà al 110, magari al 120. Come succede dopo ogni guerra. Ma in questa caso, si è preservato il sistema produttivo, ciò che Conte-Gualtieri non hanno fatto nemmeno per la zona rossa di Codogno.
Ma attenzione: nel Regno Unito, i sussidi del governo spesi per mantenere l’intera nazione porteranno a un forte aumento della domanda repressa (oggi infatti nessuno spende molto oltre la sopravvivenza): questo causerà – finito il blocco da quarantena – un’accelerazione del Pil, che si spera avrà l’effetto di produrre una ripresa “a V”; a quel punto lo scacchiere applicherà una politica fiscale restrittiva per evitare il surriscaldamento, e ciò dovrebbe ridurre gradualmente il rapporto debito-Pil.
Noi, invece…
Qui l’elenco ufficiale delle misure inglesi – che i nostri incapaci, crudeli con la gente per incapacità, non sanno imitare:
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