Nella prima pagina odierna il quotidiano La Stampa stabilisce un nuovo punto d’arrivo nelle tecniche di disinformazione, sovvertendo in modo funzionale alla propria linea narrativa il ruolo delle vittime e dei carnefici.
di Antonio Di Siena
Uno schifo indegno, solo così si può commentare La Stampa di oggi. Una prima pagina vergognosa in cui, per raccontare quanto avviene a Kiev, Leopoli e Mariupol, viene incredibilmente utilizzata la foto dell’attentato terroristico di Donetsk in cui avantieri hanno perso la vita venti civili per mano dell’esercito ucraino.
L’immagine della disperazione della popolazione del Donbass – da otto anni bombardata dai “democratici” ucraini con il sostegno dell’Europa e della NATO e il complice silenzio dei nostri media – strumentalizzata per indurre il lettore italiano a credere che quanto stanno guardando sia avvenuto per mano russa.

Lo stesso comportamento che, a ruoli invertiti, avrebbe mobilitato i sempre solerti fact-checkers per segnalare un “contesto inesatto o mancante” ma che difronte a questi macroscopici “errori” tacciono inspiegabilmente…
L’ottimo Giorgio Bianchi, fotoreporter in questo momento in prima linea in Donbass, ha diramato un appello pubblico per rendere giustizia alle vittime innocenti di Donetsk, violentate dall’indegno comportamento dei nostri media.